Monday, August 11, 2025

2025 - Different Winds (l'avventura di Alessandro Monti)

 


Ricevo e - volentieri - pubblico questa ennesima avventura di ALESSANDRO MONTI ... un altro dei "Collettori Eolici" originali ... testimonianza evidente che la musica non si ferma mai (se si è disposti a seguirla nei suoi mille e mille modi di mutare) ...

Per riprendere il tema dell'ultimo intervento sul blog, ecco che un membro dei Wind Collectors si trova nuovamente assieme a The Residents in una selezione internazionale che celebra un album quasi mitologico, Household Objects idea geniale dei Pink Floyd poi accantonata. I Wind Collectors (“collettori eolici”), sono torri innalzate sulla sommità degli edifici, con aperture rivolte nella direzione del vento. Quando il vento entra attraverso le aperture, viene incanalato all’interno dell’edificio tramite condotti; con i cambiamenti climatici il vento si è fatto sempre più forte e inaspettato anche nelle stagioni calde, riuscendo a penetrare anche tra gli oggetti casalinghi e creare vere e proprie sinfonie. È il caso di questo disco, un oggetto mitico che per noi poteva esistere solo nel mondo dei sogni, ma che oggi si è materializzato 50 anni dopo il concepimento dell'idea iniziale. L'opera va ascoltata tutta intera come fosse un unico flusso diviso in differenti aree sonore, in un viaggio tra rumore organizzato e sonorità inconsuete che è allo stesso tempo familiare e alieno. Nonostante io non sia affatto una persona religiosa, la sensazione che ho tratto dal primo playback è stata di una profonda vibrazione spirituale, il che è prerogativa di una vera opera d'arte. 


Tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70 la musique concrète era accettata sia dai compositori che dal pubblico; gruppi contemporanei come i Pink Floyd la usavano persino nel loro nuovo approccio alla musica popolare. Da adolescente, questo era un modo naturale di ascoltare e molti dischi includevano effetti sonori e rumori quotidiani in un'esperienza musicale totale: ho passato ore ad ascoltare "Alan's Psychedelic Breakfast" su cassetta! Poi, crescendo, ho scoperto la musica di John Cage, Edgar Varèse e ho persino conosciuto di persona Karlheinz Stockhausen! Ascoltando i maestri francesi Pierre Schaeffer, Pierre Henry, Luc Ferrari, tutto mi è stato chiaro: i confini tra suoni e rumori erano quasi inesistenti. Nel 2020 ho coprodotto con ReR Megacorp "Intonarumori: Ieri ed Oggi" basato su una fedele ricostruzione delle macchine di Luigi Russolo; il nostro pezzo in questo nuovo contesto, "Gerald's Acousmatica" potrebbe essere una continuazione di quel concetto. Ricordo chiaramente la notizia dell'idea dei Pink Floyd sui giornali musicali al liceo e ne ero entusiasta (era il 1974). Mentre lavorava a Londra nel 2008, Daniele Principato aveva conosciuto Richard, David e Nick, quindi era la scelta ovvia: ho provato a lavorare con lui come fossimo una band, proprio come i Pink Floyd avevano fatto all'epoca. Gerald è il famoso personaggio di "Bike" e il nostro pezzo è dedicato a Syd. 

Alessandro Monti

Tuesday, July 29, 2025

2025 - Different WINDS (l'avventura di Alieno deBootes) - parte 2


Alessandro Pizzin, co-fondatore e co-artefice tra il 1989 ed il 1990 del primo progetto WIND COLLECTOR ha da tempo un nuovo progetto musicale dedicato alla rielaborazione non convenzionale della musica dei RESIDENTS (che in realtà di "convenzionale" hanno già di loro davvero poco!)

Grazie alla preziosa collaborazione con l'etichetta austriaca KLANGGALERIE dal 2022 pubblica annualmente un album di bizzarre "diversioni pop" di alcune tra le composizioni più e meno note del leggendario e misterioso combo americano.

 
 
... nei primi due volume di questo viaggio parallelo nella musica dei RESIDENTS ha avuto un ruolo significativo anche Alessandro Monti 
(che come tutti sapranno è stato anche lui fondatore ed artefice 
del progetto WIND COLLECTORS ... back in the days) ...
 
All'inizio di Luglio 2025 è stato pubblicato l'atteso quarto capitolo della serie, sempre con la collaborazione di prestigiosi ospiti italiani ed internazionali.
 

A seguire - qui - l'elenco degli ospiti, dei collaboratori e delle persone più importanti che hanno reso possibile la realizzazione di quest'ultimo capitolo della bizzarra saga non convenzionale ...


 
... ALE si è speso con grande generosità per aiutarmi in questa e tutte le precedenti realizzazioni "non-convenzionali" ... questo quarto volume è un mio profondo e commosso omaggio al grande amico ed impareggiabile divulgatore di musiche, arte e complessa leggerezza esistenziale ... sono incredibilmente felice di aver trovato modo di pubblicare anche la sua ultima copertina per il mio progetto dedicato alla musica dei Residents (grazie ad un altro vero amico come Alessandro Rigato che ha completato le parti ancora mancanti dell'originale progetto grafico di Ale), ma il suo parlare e la sua "serena flemma" ... mi manca e mi mancherà tantissimo ... 
 

 ... Walter Robotka un giorno, all'indomani dello scoglimento del progetto Alieno DeBootes avvenuto subito dopo la partecipazione al festival del trentennale di attività della Klanggalerie che si è tenuto a Vienna nel 2023, mi ha proposto l'idea di provare a chiedere a Brian Poole se fosse stato disponibile ad mettere qualche voce qua e là nell'ipotetica (ma per nulla certa all'epoca) prosecuzione del mio progetto dedicato ai Residents ... sono sincero, ma, lasciando per un momento da parte l'idea che un'altro vero mito della mia palestra di ascolti (Brian infatti è la metà di RENALDO & THE LOAF) l'ipotesi che potesse anche solo per un momento essere incluso in un mio lavoro mi ha destabilizzato non poco. Invece a mia timida richiesta ho trovato dall'altra parte uno splendido personaggio, gentile, simpatico, disponibile e con una vena creativa per nulla sbiadita - anzi !!! La sua carica mi ha letteralmente fornito l'entusiasmo necessario per ricostruire il mio morale (a pezzi dopo Vienna) e mi ha trasmesso una forza ed una voglia creativa di rara intensità.  Ci siamo conosciuti di persona dopo la sua partecipazione al volume III ed è stata la conferma di un incontro speciale, uno di quelli che immagini sempre possa succedere ma che invece capitano davvero raramente. Brian si è reso disponibile a collaborare anche nel volume 4 ed il suo apporto non è stato solo vocale, ma ma ha dato molti suggerimenti preziosi per ottimizzare e finalizzare le mie idee ... altro motivo per cui sentirmi profondamente fortunato in questo progetto.
 
 

 ... sono un grande estimatore del lavoro di Ken fin dai tempi dei Birdsongs Of The Mesozoic (dalla sua entrata nel gruppo datata 1989) ed un suo convinto ammiratore nelle sue avventure solistiche tra il 1991 ed oggi ... qualche anno fa ho anche avuto la grande occasione di produrre insieme a lui un album (opportunamente) attribuito al combo ALIEN FIELD ed uscito per la prestigiosa americana Cuneiform Records di Steve Feigenbaum ... anche Ken è sempre stato presente nei miei precedenti episodi "non convenzionali" regalandomi sempre momenti di intensità interpretativa che si amplificano ancora oggi ascolto dopo ascolto (ed è proprio nel suo caratteristico andamento solista quasi erratico che in realtà, passo dopo passo, conquista un insospettabile segreto ed ordinato lirismo originale ed irripetibile ... un mio assoluto privilegio averlo tra gli ospiti fin dalle prime battute di questo progetto così particolare ...

... oltre che essere un eccezionale chitarrista e compositore, Christophe è un buon amico e non ha mai mancato di rispondere con grande generosità alle mie bizzarre richieste di partecipazione musicale, il che lo ha visto coinvolto fin dal primo episodio "Non convenzionale" ... la solidità del suo suono e la garanzia di centrare sempre le mie aspettative sono state confermate ogni singola volta che la sua intelligente attitudine allo strumento è stata sovrapposta ai miei improbabili arrangiamenti ... mi sono sempre sentito un privilegiato per questo.


 ... per varie affinità d'ascolto, Luis è sicuramente tra i miei più longevi "amici di qwerty" e sicuramente uno dei musicisti internazionali che stimo maggiormente ... la sua irrefrenabile vena creativa gli permette di immaginare pregevoli e e preziosi progetti musicali (individuali, in coppia o collettivi, a seconda) che veicola nel mondo di "curiosi" attraverso la sua leggendaria etichetta autogestita Hall Of Fame ... Luis è sempre stato presente in tutti gli episodi "non convenzionali" perchè è amico creativo generoso e disponibilissimo, sempre pronto a mettersi in gioco in contesti musicali anche obliqui (come peraltro molto spesso risultano anche i suoi) ... sono molto orgoglioso della nostra "qwerty friendship" che ci permette ancora oggi di entusiasmarci a distanza per la musica degli Split Enz, dei Fratelli Finn, degli Sparks, di Frank Zappa, dei Cardiacs e ... di quanti altri ancora? ...

... ho conosciuto James quando ho organizzato una serie di concerti a MusicaContinua per l'ex-Cardiacs William D Drake ... la prima volta James venne in coppia con il fratello Richard presentandosi come backing band di Drake e allo stesso tempo proponendo un loro set come STARS IN BATTLEDRESS (curiosamente avevo da pochissimo acquistato il loro primo album prodotto da Tim Smith, mastermind proprio dei Cardiacs) e ne ero rimasto folgorato ... mai avrei pensato che William D Drake sarebbe stato accompagnato proprio da loro per il suo primo concerto a MusicaContinua ... fantastico! 
In quell'occasione mi aveva colpito la versatilità di James tra tastiere, pianoforte, hurdy gurdy e voce ... non avevo mai visto qualcosa di simile e tutto condito con una squisita gentilezza ed una grandissima professionalità. 

... la sua versatilità musicale mi è subito saltata all'orecchio fin dai tempi dei Tone Dogs e in tutte le numerose sue collaborazioni in tutti questi anni ... ricordo distintamente di aver pensato "mi piacerebbe collaborare con lei" quando nel 1997 ho aiutato Tullio Angelini nella compilazione di "More Spoot" un doppio cd antologico di composizioni di Amy pubblicato per More Music ... l'ho incontrata qualche anno dopo in occasione di un suo concerto con le Tiptons a MusicaContinua ed ho sempre mantenuto un contatto (anche sperando di riproporre il suo progetto o i suoi progetti sempre a MusicaContinua) ... abbastanza curiosamente poi è stato proprio Tullio a suggerirmi Amy per una collaborazione nel terzo volume non convenzionale, così ho preso coraggio ed ho chiesto (confidando anche nel fatto che anche Amy collabora da qualche tempo con Klanggalerie Records) ... la sua risposta è stata subito molto positiva tanto quanto la sua disponibilità e sono super contento si sia concretizzata anche una sua ulteriore presenza (questa volta anche con la sua straordinaria voce) in questo ultimo volume ... a lei devo assolutamente la parte finale di "Shorty's Lament", un qualcosa che non avevo previsto e che il suo genio ha saputo regalare al brano (e a me) ... in memoria di Shorty, Blacky e Peggy (ma questa è un'altra storia)

 

... nel 1980 la mia passione per la musica suonata stava scomparendo ma l'acquisto di un album appena pubblicato di fatto decise per me cosa avrei provato a fare negli anni a venire. L'album in questione era "Half Mute" di un'oscura band americana (che però suonava quasi europea) chiamata TUXEDOMOON (e proposta al mondo da una altrettanto oscura etichetta discografica qual'era la Ralph Records, casa madre dei RESIDENTS) ... "Give me new noise, give me new affection / Strange new toys from another world / I need to see more than just three dimensions / Stranger than fiction, faster than light" sono state parole di fuoco per la mia immaginazione che continuano a risuonare tutt'oggi ... Blaine L Reininger era il violinista, tastierista e part-time cantante della band ... quanto sopra scritto fa solo immaginare cosa rappresenti per me, ex adolescente invecchiato, averlo mio ospite in questo contesto ... 

... conoscevo l'esperienza musicale del suo progetto artistico Tabor Radosti e quando è emersa la possibilità di averlo come ospite vocale in uno dei brani più "complicati" di questa raccolta (l'ennesima versione - questa volta in lingua ceca - di "Godsong") mi è sembrata una soluzione tanto coraggiosa quanto spericolata ... alla fine, quando il brano si è palesato alle mie orecchie nella versione definitiva sono rimasto profondamente colpito e intimamente soddisfatto per il "buio" che Josef Hreben ha saputo raccontare nella sua sonica dimensione che proviene da un incredibile altrove ...

... ci conosciamo da oltre quarant'anni e almeno la metà di questi anni trascorsi l'abbiamo spesa suonando insieme in vari progetti musicali ... anche in questo caso non è mai facile riuscire a trovare una collaborazione che funziona immediatamente, una sintonia sempre in grado di costruire dimensioni sonore in cui ci immergiamo completamente per la gioia del nostro fanciullo che alberga in noi ... l'entusiasmo per il "divertimento suonato" ci accomuna da sempre (anche se talvolta ha lasciato spazio ad una forma di amara frustrazione per progetti interessanti ma interrotti sul più bello) ... e credo che questa attitudine ci accompagnerà ancora nelle nostra soniche scorribande ... 

... il granitico bassista delle mie prime esperienze rock con la band Patchwork (1982/1983), successivamente parte integrante anche lui del progetto Ruins, ha sempre avuto una caratteristica che me lo ha reso unico ... è uno "Zelig" musicale, capace di trovare non solo di come collocare il suo suono in ambiti e stili musicali diversissimi tra loro, ma ha un'invidiabile estro intuitivo per "immaginare l'inimmaginabile" (a lui devo lo sviluppo centrale di "Is he really bringing roses?" contenuto in questo volume) ... dopo molti anni ho avuto il privilegio di ritrovarlo tra le note ed è stata sempre una grande festa !

... ho incontrato questo artista, polistrumentista, grande visionario affabulatore e libero pensatore nella lontana stagione Ruins del 1982/1983, e negli anni ho sempre mantenuto intatto il mio rispetto per la sua creatività che ha saputo sviluppare con il suo progetto autobiografico "Inglomoreno" ... averlo coinvolto negli ultimi due progetti "non convenzionali" mi ha entusiasmato e commosso perchè sapevo della sua vena creativa e sapevo che sarebbe stata incredibilmente adatta alla mia visione dei brani a lui affidati ... la conferma che lui ha saputo darmi è andata ben oltre le mie certezze ... io definisco il suo "suonare" un travolgente esempio di "imprevedibile solidità" e sono più che certo che se solo avessimo avuto più tempo per lavorare al progetto avremmo creato una dimensione multilivello sicuramente entusiasmante (sicuramente per noi, almeno!) ...

... per me, lavorare con Claudio per questo progetto è stato come riprendere un filo creativo bruscamente interrotto un ventina di anni fa (quando ancora collaboravo con i mestrepolitani Lagunablé) ... la sua versatilità e velocità di adattamento alle atmosfere sempre cangianti dei brani che gli ho via via proposto è stata la conferma che se solo avessimo avuto più tempo all'epoca ne avremmo sicuramente "combinate delle belle" ... la sua grande disponibilità si è  rivelata determinante per completare al meglio alcuni dei brani a cui tenevo particolarmente di questo specifico progetto ...

... compositore e musicista di raro talento che conosco da anni e con il quale in passato ho realizzato e pubblicato diverse registrazioni ... l'occasione di averlo ricontattato per una sua pregevole ospitata in un recente album di Jenny Sorrenti e Tullio Angelini (a cui ho collaborato con il ruolo di consulente di produzione) mi ha suggerito l'ipotesi di proporgli anche una partecipazione al quarto volume "non convenzionale" ... con mia grande gioia ha accettato ed il pianoforte di "And I Was Alone" è sicuramente tra i momenti più riusciti della nuova avventura ...

... Spike è il batterista dell'ultimo momento ... spesso però è anche il primissimo amico che contribuisce ad imbastire e suggerire le personalizzazioni ritmiche di ogni singolo brano "non convenzionale" da me pubblicato in questo e in tutti i precedenti volumi ... di lui profondamente apprezzo lo intenso "timing" preciso e - spesso - non umano, ma la sua esperienza in studio è tale da assicurare sempre il miglior risultato finale ...

... conosciuta online per la nostra comune passione per il progressive indonesiano, abbiamo scoperto di condividere anche un certa sensibilità musicale (oltre che le origini del nordest italiano) ... anche con lei il lavoro è stato sempre possibile solo in remoto (dato che risiede a Denpasar), ma l'efficacia e la solidità del suo basso elettronico (pur non essendo lei una professionista della musica) è stato spesso motivo di ordine e risoluzione ottimale di moltissimi dei brani "non convenzionali" da me realizzati ...

... la collaborazione con Mark avviene ormai solamente da remoto (dati i numerosi impegni extra musicali che lo costringono a dedicare pochissimo tempo alla sua passione per distribuire rumori e disturbi in contesti ritenuti potenzialmente "regolari") ... anche lui presente nei primi due capitoli "non convenzionali" precedenti è riuscito a partecipare a questo quarto volume regalandomi suoni ed elementi sonori sempre allo stesso tempo imprevedibili e irrinunciabili ... spero presto di produrre con lui un progetto speciale ...

... Thomas è un giovane chitarrista che sta trovando una propria peculiare via nel mondo musicale interessandosi fin da subito su indispensabili aspetti tecnici e "filosofici" della produzione sia del ruolo di vero e proprio produttore artistico che nella figura essenziale del responsabile del "sound" di un determinato gruppo o progetto ... con grande disponibilità e professionalità ha accettato di aiutarmi nella realizzazione di tre specifici brani ...

... in ordine di tempo è stata l'ultima ospite che ha dato il suo preziosissimo apporto alla stesura definitiva di tre brani che necessitavano di un tocco di grande sensibilità ... in lei ho trovato non solo un talento naturale, ma anche una serietà e un'attitudine davvero straordinaria ...

... Stefano è un grande amico di sempre e compagno di avventure insonni (ormai qualche decade fa) sono sue le fotografie (originali e "trattate") che corredano tutti i quattro volumi non-convenzionali
... è stata per me una vera emozione tornare a lavorare con lui affidandogli gli scatti ufficiali di Alieno deBootes !!!

... Alessandro è un altro caro amico fin dai tempi della sperimentazione pura multimediale dei primi anni ottanta, e la sua creatività è sempre stata di grande stimolo e crescita culturale per me ... le nostra avventure tra suoni e diapositive (pilotate rigorosamente "a mano") sono tra i ricordi più belli di quel folle periodo tutta creatività e coraggio ... a lui devo il "Logo ufficiale" di Alieno deBootes ma in questo caso specifico a lui devo ancor più riconoscenza per aver accettato di completare quello che era stato in origine il lavoro di impaginazione grafica prodotto da Ale Sordi e rimasto incompiuto per la sua prematura scomparsa ... non avrei potuto pubblicare questo quarto volume senza quello che sembra essere stato l'ultimo lavoro di Ale per cui Alessandro mi ha fatto un grande, grandissimo regalo personale con la sua disponibilità ... un qualcosa che suggella e conferma una nobiltà che già conoscevo comunque ...

... ed infine ... ultimo ma NON ultimo ...

... ... che dire? ... senza la sua enorme passione per la musica non solo non esisterebbe il progetto "unconventional Residents" ma non esisterebbero nemmeno molte preziose testimonianze creative della band sconosciuta più famosa al mondo ... e non esisterebbe nemmeno uno sterminato e straordinario catalogo di musiche preziose e visionarie a disposizione delle orecchie più curiose ed interessate a dimensioni parallele e proiettate in un "dove" spesso tutto ancora da definire ... a lui il compito di recitare il breve testo del brano conclusivo con il mio adattamento personalizzato per Ale ...

UNCONVENTIONAL RESIDENTS Vol IV

Phantom

Act of being polite

Guylum Bardot / Breath and length

Diskomo

Birds in the trees

Fingetips

Godsong

The observer

Infant tango

Is he really bringing roses?

Boy in love

All tha freaks

And I was alone

Shorty's lament

 Seasoned greetings (for Ale)


https://www.klanggalerie.com/gg509

 


 


Wednesday, July 23, 2025

... potrà sembrare strano eppure ...

 

 

Alessandro Pizzin (aka Alieno deBootes) & Alessandro Monti oltre ad essere stati instancabili motori propulsivi del progetto Wind Collectors, nell'arco della loro conoscenza (il cui inizio risale al lontano 1975) hanno condiviso molti, moltissimi progetti musicali ... alcuni hanno visto la luce, molti altri sono rimasti nel buio degli archivi magnetici delle rispettive (variabili) case ...

Il progetto MICROCULTURE è uno di quelli che ha trovato (seppur per breve tempo) una via verso il mondo esterno.

Il primo volume, più sperimentale e figlio del desiderio di spingere in avanti il confine creativo della loro collaborazione, ha avuto anche la "consacrazione" di una tiratura limitatissima in Compact Disc

Il secondo volume invece è più un esercizio di riletture e di omaggi variabili a musicisti quali Frank Zappa, Sun Ra, Miles Davis e ... Ozzy Osbourne.

Tutti musicisti che sembrerebbero mal collocarsi in una dimensione spazio acustica come quella del progetto Wind Collectors ed invece il gioco dei contrasti fa capire come ogni singolo esperimento creativo viva di una sua propria "legge pragmatica" che prevede linguaggi differenti per emozioni ed esperienze differenti tra loro.

La scomparsa di Ozzy non può non offrire lo spunto per sottolineare questa forma di rispetto per il fenomeno Ozzy/Sabbath che entrambi gli "Alessandri" hanno voluto dichiarare (in tempi non di commemorazione, ben inteso) con queste due versioni del classico Black Sabbath presente nel secondo album della band.
Due versioni che vivono di luce propria e che riaccendono il significato della necessità di essere musicisti/artisti curiosi e di saper ascoltare/leggere/metabolizzare e reinterpretare qualsiasi suono, qualsiasi genere.

In testa a questa pagina il link per ascoltare la prima versione (elettrica) di PLANET CARAVAN (con ospite Alessandro Masi alla chitarra e Franco Moruzzi alla batteria).
A seguire la versione più "intima" in duo dello stesso brano con uno sviuppo finale che avrebbe potuto benissimo portare questo brano ad essere eseguito in un qualsiasi concerto di Wind Collectors.



Monday, July 21, 2025

File Under Bizarre


 ... il demo del documentario mai completato ... ce ne sarebbero delle belle da vedere e sentire, ma ...

Friday, June 20, 2025

2016.04.30 - Wind Collectors (mark II) Live a MusicaContinua

 


Nell'aprile del 2016 è andato in scena l'ultimo atto del progetto creativo WIND COLLECTORS.

Un po' perchè desideravo chiudere almeno con un concerto quella stagione ed un po' perchè ci eravamo presi un impegno con MusicaContinua che sarebbe stato molto scortese mandare all'aria, nonostante tutte le più incredibili circostanze avverse occorse nella preparazione del set, siamo riusciti a salire sul palco con una scaletta decente ed una malinconica "legacy" da affermare.

Chi c'era ha apprezzato molto il nostro set che, nonostante delle evidenti imperfezioni, alla fin fine non è stato poi così disastroso.

Nel set erano previste tre due cover altrui al di fuori delle composizioni di Masin e del trio ... una era una sorprendente "Jesus Blood Never Failed Me Yet" (Gavin Bryars) ed una era questa "You can discover" di John Martyn (alla quale nelle ultime due prove - credo - ho voluto aggiungere una citazione di Nick Drake in ricordo del brano completo che orgogliosamente avevamo in repertorio con il "mark I") ...

Monday, June 16, 2025

2016 - Gli ultimi soffi del vento ...

 

... un "classico" del repertorio di Wind Collectors registrato durante le prove per lo showcase del progetto previsto per fine aprile del 2016.

la formazione in trio qui è l'ultima attiva, con l'eccellente contributo di Alessandro Bedendo in sostituzione di Alessandro Monti (che aveva abbandonato il progetto poco tempo prima).

le sedute di prova di quel concerto (che in effetti si tenne nell'ambito della rassegna "MusicaContinua" nella sala Parnaso a Mestre presso il BW Hotel Bologna) furono particolarmente complicate e caratterizzate da una sostanziale mancanza di interesse e coesione, però alcune delle registrazioni rimaste fanno eccezione e rimangono a testimonianza di una prospettiva possibile e praticabile resa sterile da scelte non comunicate e da condivisione artistica mal tollerata all'interno del pur piccolo trio operante.

"Blue Weaver" è sempre stato un brano particolarmente importante perchè offriva sempre molto spazio per la libera espressione di ogni singolo componente del combo ed in questo caso si avvale anche di una delicatissima sezione di bansuri suonata da Alessandro Bedendo (mentre le linee di contrabbasso venivano prese in carico dalle tastiere) ... l'inserimento di uno strumento così particolare è stato tentato anche in altre esecuzioni e forse avrebbe potuto a diventare "colore" a pieno titolo del sound di quella stagione di Wind Collectors, ma la storia ha raccontato un finale differente ... inevitabile prenderne atto. 

Saturday, June 14, 2025

... prima ...


 ... prima della collaborazione con Alessandro Pizzin e la Pixel & Bo al Bunker Studio per la produzione di LNMDC (Sub Rosa) Gigi Masin e Alessandro Monti hanno dato vita a numerose sessioni di registrazione casalinghe che in una certa quale misura sembrano continuare nella strada intrapresa qualche tempo prima che aveva fruttato quel magico disco a nome del solo Masin intitolato "WIND" e che ancora oggi sembra rappresentare un punto nodale di certa musica ambient/sperimentale italiana ... benchè mi preme ricordare che talvolta la storia raccontata non è corrispondente alla realtà delle cose (o forse lo è SOLO in parte) ... ad ogni modo esistono delle brillanti documentazioni "artigianali" di queste sessioni, conservate nel nome del rispetto per la musica in quanto tale e non per altro.
Ho pensato di fare cosa gradita a chi ama quell'approccio al suono così unico e - per certi versi perfino naif - che queste registrazioni riportano alla luce.

Una musica apparentemente (ma probabilmente solo apparentemente) molto lontana da conflitti di egomanie e sgarbi più o meno infantili e più o meno legittimi e/o legittimati.

Una musica pura, che se fosse rimasta tale avrebbe probabilmente contribuito a migliorare l'aria d'intorno e che invece non è sopravvissuta alla preponderanza collidente di io ipertrofici.

Pazienza ... la cosa importante per me che ne conservo testimonianza è solo che sia esistita e che sia ancora possibile ascoltarla.

Il resto è il nulla

Wednesday, June 4, 2025

2025 - KINGFISH


 ... torrida estate del 1990 ... Bunker Studio ... serale ... ventilatore acceso ... microfono acceso ... riverbero acceso ... pianoforte (Gigi) ... synths (Alieno deBootes) ... fine, non inizio purtroppo ...

Sunday, May 11, 2025

2025 - Soffi di vento

 

 

... the twists and turns of life ...

qualche giorno fa Alessandro Monti mi ha contattato per organizzare un incontro tra noi per apporre una firma alla copertina dell'album in vinile originale di WIND COLLECTOR del 1991 che il nostro affezionato estimatore Yaroslaw ci aveva fatto avere allo scopo (con una delle firme già presente).

E' stato un vero piacere firmare questo prezioso oggetto sonante ... e solo per un momento io ed Alessandro abbiamo sapientemente evitato di riproporre le pessime sensazioni che quella collaborazione ci ha lasciato negli anni, preferendo suggellare con le nostre firme un momento di "comunione" ad uso del nostro amico di Bonn ...

Thursday, April 10, 2025

2015 - 2025 - La ben nota "Teoria del Serpente"

 

... sono passati quasi dieci anni da questa sfortunata "reunion" eppure i suoni e le intenzioni erano sicuramente buone e l'esperienza maturata negli anni aveva portato una nuova consapevolezza musicale ... il "problema" era invece solo ed esclusivamente "umano"

... la teoria del serpente (ed il suo autoriferito egotico metodo operativo) sembra aver funzionato nuovamente ... purtroppo.

Thursday, April 3, 2025

2025 - Different WINDS (l'avventura di Alieno deBootes)

Alessandro Pizzin, co-fondatore e co-artefice tra il 1989 ed il 1990 del primo progetto WIND COLLECTOR ha da tempo un nuovo progetto musicale dedicato alla rielaborazione non convenzionale della musica dei RESIDENTS (che in realtà di "convenzionale" hanno davvero poco!)

Grazie alla preziosa collaborazione con l'etichetta austriaca KLANGGALERIE dal 2022 pubblica annualmente un album di bizzarre "diversioni pop" di alcune tra le composizioni più e meno note del leggendario e misterioso combo americano.

Il 2025 vedrà pubblicato il quarto capitolo della serie, sempre con la collaborazione di prestigiosi ospiti italiani ed internazionali.

Questo è il primo teaser che annuncia la prossima pubblicazione:

A presto per nuovi aggiornamenti a riguardo ...

Wednesday, March 26, 2025

2025 - "ALMANAC 33rpm YEARS AFTER" - Alessandro Monti

Finalmente è uscito il tanto atteso progetto di rivisitazione/reinvenzione delle musiche del repertorio che fu del WIND project ad opera di Alessandro Monti (che di quel progetto è stato parte integrante ed essenziale nel suo percorso creativo).

E' inevitabile che questo progetto mi veda personalmente coinvolto a livello emotivo, e non solo perchè anch'io sono stato parte di quel progetto fin dall'inizio (anzi, forse l'ho perfino voluto prima io di chiunque altro a supporto della musica di Gigi Masin che all'epoca faceva parte della mia casa di produzione Pixel & Bo di Padova) e anche perchè la mia conoscenza di Alessandro ha le radici affondate nei precedenti 50 anni (e più) e le nostra collaborazioni musicali ci hanno portato "ovunque", tra abissali distanze divergenze personali e caratteriali indissolubilmente fuse da una stima ed un affetto reciproco impermeabile a qualsiasi rovescio relazionale.

Quello che è stato il progetto "WIND" meriterebbe pagine e pagine di riflessioni delle più disparate (e disperate) ma nel tempo ho imparato a convivere con quella feroce stagione e - soprattutto a "fare pace" con quelle musiche dal vago sapore di mandorla amara.

Questo mio percorso di "cura" ha trovato per me naturale sbocco nella pubblicazione (solo in formato digitale) già nel 2018 de "I GIORNI DEL VENTO" ...

... un affresco creativo rigenerato e ricomposto comprendente riletture (più che "reinvenzioni") dei brani che furono del repertorio "Wind" integrato da mie riflessioni parallele e in qualche modo fortemente collegate emotivamente ed artisticamente.

Ma quello è stato un mio percorso ... e non è questo lo spazio per argomentarne ulteriormente.
(semmai segnalo soltanto che è ancora disponibile a questo indirizzo)

Io trovo invece che "Almanac 33rpm Years After" sia de facto la conclusione del percorso di riabilitazione emotiva (sull'argomento) che Alessandro Monti ha saputo portare avanti con grande lucidità e passione.

Nell'abbandonare ogni riferimento sonoro alle musiche originali, ha scelto una intelligentissima dimensione sonica che porta l'ascoltatore direttamente "faccia a faccia" con quelle musiche, reinventate per chitarra acustica o sintetizzatore granulare o suoni d'ambiente.

Non c'è alcuna concessione al superfluo e tutto è straordinariamente essenziale e diretto.

Produrre un disco così è sempre una grande sfida con se stessi (in questo caso ampiamente vinta) perchè non è affatto "semplice" spogliarsi delle possibili ed illimitate opzioni tecnologiche scegliendo di coinvolgere intimamente il potenziale interlocutore ascoltatore "guardandolo negli occhi".

Sei (maxi) miniature registrate tra giugno e luglio dello scorso anno che a vario titolo propongono un tuffo nell'anima del suono, di quella musica e del suo autore, invitando a "comprendere" il vero messaggio liberatorio che quelle stesse note portano in sè - benchè oggi declinate in maniera così struggente nella differenza dall'originale passato.

Un disco prezioso (per me forse, comprensibilmente, più che non per altri) che conferma che per noi (e mi assumo qui la responsabilità di dichiararlo apertamente) la musica viene prima di ogni cosa perchè è parte integrante di ogni nostro pensiero, sentimento ed azione (nel bene e nel male).

33 anni dopo ... 66 anni dopo ... comunque.



Thursday, February 27, 2025

2025 - Ancora un ripasso sonoro ...

 

... dei numerosi brani registrati allo studio Bunker di Padova, probabilmente questo è quello a cui sono maggiormente legato perchè in sè racchiude tutta la magia (e la visionaria densità) dell'incrocio, dell'interpolazione, dell'incontro dei tre componenti il progetto ... "Larsen Perpetual" è ovviamente un'improvvisazione, ma l'estemporaneità della performance in realtà nasconde una padronanza del proprio linguaggio musicale da parte di tutti che viene messo proprio "a disposizione" dell'ispirazione del momento in un flusso continuo tra sospensioni e concrezioni sonore ... nel reciproco ascolto attivo durante la performance.

Incredibilmente (a mio avviso) il brano venne omesso dalla prima pubblicazione su vinile ma fortunatamente dopo anni di tenacie resilienza, "Larsen Perpetual" ha trovato la sua strada nel migliore dei contesti possibile ... lo trovo ancora oggi "commovente" ...

Tuesday, February 25, 2025

2021 - Le differenti direzioni del vento

 ... non mi sembra del tutto improprio segnalare in questo blog dedicato al progetto WIND Collectors anche alcune differenti traiettorie di alcuni dei musicisti coinvolti in quella stagione portate avanti con tenacia soprattutto DOPO l'inglorioso epilogo del WIND trio ...

nel 2021 il progetto MICROCULTURE è stato infatti portato avanti da Alessandro Pizzin (aka Alieno deBootes) e Alessandro Monti e lo hanno proposto live al museo M9 di Mestre, Venezia nell'aprile del 2021 (cliccando sulla fotografia qui sotto è possibile visualizzare il video di "Loop09 / Let the Ocean In") uno dei brani suonati in quell'occasione) ...

 ...  si è concretizzato nella produzione di un primo album in tiratura limitata (e ancora disponibile in pochissime copie oltrechè in versione digitale ... vedi il link) ...

 


  ... e più recentemente un secondo album esclusivamente in formato digitale (disponibile qui) ...

 



Tuesday, February 11, 2025

2015 - 2025 ... giusto dieci anni fa


Della sfortunata stagione che sembrava segnare il ritorno in vita del progetto WIND rimangono moltissime audio testimonianze soffocate nel claustrofobico mondo degli hard disc dell'AGW studio a Venezia ... non ci sono più le condizioni per farle risuonare nel mondo se non attraverso questi piccoli spezzoni, che documentano allo stesso tempo lo stato di grazie e l'ispirazione di quel particolare momento creativo e la malinconia della impossibilità a rendere concreta e definitiva la collaborazione umana tra le individualità coinvolte.

Chissà mai se un giorno sarà possibile scrivere le "verità nascoste" che sono state depositate nel sottoscala del progetto WIND (al momento ancora inaccessibile al mondo esterno) ... e chissà mai se queste stesse cose sarebbero in grado di restituire almeno una conclusione dignitosa che quello stesso progetto avrebbe meritato ... chissà, appunto.

resta però la MUSICA (e forse basta così)

ps: la parte di questa registrazione (di pertinenza dei soli Alessandro Pizzin ed Alessandro Monti) è stata successivamente recuperata per essere inclusa - con un nuovo arrangiamento - nel lavoro "MICROCULTURE" pubblicato nel 2020.

Saturday, February 8, 2025

2025 - Un ennesimo ripasso sonoro ...

Non c'è dubbio alcuno che "Swallows' tempest" (assieme alla classicissima "Call me" inevitabilmente) abbia rappresentato il "ponte" ideale tra la prima produzione che fu di Masin e la sfortunata avventura del progetto a cui è dedicato questo blog.

Ma a prescindere - come sempre - da come siano andate DAVVERO le cose, questo era uno dei brani più solidi e significativi dell'intero live set e non c'è stata una sola volta che non ci si sia emozionati nel suonarlo dal vivo (e anche in prova se devo essere onesto).
L'interplay tra la pulsazione originale del sequencer (qui riveduta e corretta) e l'articolata parte ritmico-melodica del basso hanno sempre permesso la sovrapposizione delle sonorità più astratte e visionarie dell'ntero repertorio della band.

Ecco perchè meritava un "ripasso" ...