Thursday, February 27, 2025

2025 - Ancora un ripasso sonoro ...

 

... dei numerosi brani registrati allo studio Bunker di Padova, probabilmente questo è quello a cui sono maggiormente legato perchè in sè racchiude tutta la magia (e la visionaria densità) dell'incrocio, dell'interpolazione, dell'incontro dei tre componenti il progetto ... "Larsen Perpetual" è ovviamente un'improvvisazione, ma l'estemporaneità della performance in realtà nasconde una padronanza del proprio linguaggio musicale da parte di tutti che viene messo proprio "a disposizione" dell'ispirazione del momento in un flusso continuo tra sospensioni e concrezioni sonore ... nel reciproco ascolto attivo durante la performance.

Incredibilmente (a mio avviso) il brano venne omesso dalla prima pubblicazione su vinile ma fortunatamente dopo anni di tenacie resilienza, "Larsen Perpetual" ha trovato la sua strada nel migliore dei contesti possibile ... lo trovo ancora oggi "commovente" ...

1 comment:

  1. Anche se la mia veduta d'insieme di The Wind Collector è oggi molto diversa da quella dell'epoca, ho sempre avuto un debole per le improvvisazioni del trio (Larsen Perpetual, The Wind Collector, The Fisherman...), pezzi unici e irripetibili, liberi da strutture e forma: fortunatamente sono stati catturati al volo e a mio parere danno l'idea precisa dell'atmosfera sotterranea in cui operavamo; scommetto che nessun DJ li campionerebbe o li inserirebbe nel suo programma, un aspetto importante svelato in modo esemplare nel doppio remaster in cd. Ricordo che, come produttore del vinile, ero stato costretto a omettere i pezzi free essenzialmente per un problema di spazio dando la precedenza a quelli "compiuti" e aggiungendo all'ultimo momento La Luna come conclusione, in ricordo dell'unico concerto del trio al Ranch di Cà Noghera, dove avevamo lasciato fluttuare il loop finale. Anni dopo con l'avvento dei cd-r, avevo finalmente compilato una versione estesa di The Wind Collector che avevo tratto dal primo dat master: era solo un regalo a me stesso e a qualche amico dal momento che eravamo ancora lontanissimi dall'odierno culto postumo del lavoro. Certamente se nel 1991 avessi avuto la possibilità economica di produrre anche un cd da 79' sarebbe stato diverso. 
    Nel caso in cui qualcuno arrivasse a questa pagina per capire qualcosa di più della musica, oltre alle giuste osservazioni del webmaster, aggiungerei che Larsen Perpetual è uno dei brani più misteriosi registrati all'epoca, il risultato di un'alchimia rara: un pianoforte non romantico ma evocativo, un basso graffiato con le unghie e trattato con un pedalino delay, il tutto corredato da un archivio di suoni e rumori sintetici abrasivi, quasi fossero un presagio del caos che sarebbe accaduto di lì a poco... infatti quando inesorabilmente il nastro finisce ho sempre avuto la sensazione che finisca anche un sogno. 

    ReplyDelete