Alessandro Pizzin, co-fondatore e co-artefice tra il 1989 ed il 1990
del primo progetto WIND COLLECTOR ha da tempo un nuovo progetto musicale
dedicato alla rielaborazione non convenzionale della musica dei
RESIDENTS (che in realtà di "convenzionale" hanno già di loro davvero poco!)
Grazie alla preziosa collaborazione con l'etichetta austriaca KLANGGALERIE
dal 2022 pubblica annualmente un album di bizzarre "diversioni pop" di
alcune tra le composizioni più e meno note del leggendario e misterioso
combo americano.
... nei primi due volume di questo viaggio parallelo nella musica dei RESIDENTS ha avuto un ruolo significativo anche Alessandro Monti
(che come tutti sapranno è stato anche lui fondatore ed artefice
del progetto WIND COLLECTORS ... back in the days) ...
All'inizio di Luglio 2025 è stato pubblicato l'atteso quarto capitolo
della serie, sempre con la collaborazione di prestigiosi ospiti italiani
ed internazionali.
A seguire - qui - l'elenco degli ospiti, dei collaboratori e delle persone più importanti che hanno reso possibile la realizzazione di quest'ultimo capitolo della bizzarra saga non convenzionale ...
... ALE si è speso con grande generosità per aiutarmi in questa e tutte le precedenti realizzazioni "non-convenzionali" ... questo quarto volume è un mio profondo e commosso omaggio al grande amico ed impareggiabile divulgatore di musiche, arte e complessa leggerezza esistenziale ... sono incredibilmente felice di aver trovato modo di pubblicare anche la sua ultima copertina per il mio progetto dedicato alla musica dei Residents (grazie ad un altro vero amico come Alessandro Rigato che ha completato le parti ancora mancanti dell'originale progetto grafico di Ale), ma il suo parlare e la sua "serena flemma" ... mi manca e mi mancherà tantissimo ...

... Walter Robotka un giorno, all'indomani dello scoglimento del progetto Alieno DeBootes avvenuto subito dopo la partecipazione al festival del trentennale di attività della Klanggalerie che si è tenuto a Vienna nel 2023, mi ha proposto l'idea di provare a chiedere a Brian Poole se fosse stato disponibile ad mettere qualche voce qua e là nell'ipotetica (ma per nulla certa all'epoca) prosecuzione del mio progetto dedicato ai Residents ... sono sincero, ma, lasciando per un momento da parte l'idea che un'altro vero mito della mia palestra di ascolti (Brian infatti è la metà di RENALDO & THE LOAF) l'ipotesi che potesse anche solo per un momento essere incluso in un mio lavoro mi ha destabilizzato non poco. Invece a mia timida richiesta ho trovato dall'altra parte uno splendido personaggio, gentile, simpatico, disponibile e con una vena creativa per nulla sbiadita - anzi !!! La sua carica mi ha letteralmente fornito l'entusiasmo necessario per ricostruire il mio morale (a pezzi dopo Vienna) e mi ha trasmesso una forza ed una voglia creativa di rara intensità. Ci siamo conosciuti di persona dopo la sua partecipazione al volume III ed è stata la conferma di un incontro speciale, uno di quelli che immagini sempre possa succedere ma che invece capitano davvero raramente. Brian si è reso disponibile a collaborare anche nel volume 4 ed il suo apporto non è stato solo vocale, ma ma ha dato molti suggerimenti preziosi per ottimizzare e finalizzare le mie idee ... altro motivo per cui sentirmi profondamente fortunato in questo progetto.
... sono un grande estimatore del lavoro di Ken fin dai tempi dei Birdsongs Of The Mesozoic (dalla sua entrata nel gruppo datata 1989) ed un suo convinto ammiratore nelle sue avventure solistiche tra il 1991 ed oggi ... qualche anno fa ho anche avuto la grande occasione di produrre insieme a lui un album (opportunamente) attribuito al combo ALIEN FIELD ed uscito per la prestigiosa americana Cuneiform Records di Steve Feigenbaum ... anche Ken è sempre stato presente nei miei precedenti episodi "non convenzionali" regalandomi sempre momenti di intensità interpretativa che si amplificano ancora oggi ascolto dopo ascolto (ed è proprio nel suo caratteristico andamento solista quasi erratico che in realtà, passo dopo passo, conquista un insospettabile segreto ed ordinato lirismo originale ed irripetibile ... un mio assoluto privilegio averlo tra gli ospiti fin dalle prime battute di questo progetto così particolare ...

... oltre che essere un eccezionale chitarrista e compositore, Christophe è un buon amico e non ha mai mancato di rispondere con grande generosità alle mie bizzarre richieste di partecipazione musicale, il che lo ha visto coinvolto fin dal primo episodio "Non convenzionale" ... la solidità del suo suono e la garanzia di centrare sempre le mie aspettative sono state confermate ogni singola volta che la sua intelligente attitudine allo strumento è stata sovrapposta ai miei improbabili arrangiamenti ... mi sono sempre sentito un privilegiato per questo.

... per varie affinità d'ascolto, Luis è sicuramente tra i miei più longevi "amici di qwerty" e sicuramente uno dei musicisti internazionali che stimo maggiormente ... la sua irrefrenabile vena creativa gli permette di immaginare pregevoli e e preziosi progetti musicali (individuali, in coppia o collettivi, a seconda) che veicola nel mondo di "curiosi" attraverso la sua leggendaria etichetta autogestita Hall Of Fame ... Luis è sempre stato presente in tutti gli episodi "non convenzionali" perchè è amico creativo generoso e disponibilissimo, sempre pronto a mettersi in gioco in contesti musicali anche obliqui (come peraltro molto spesso risultano anche i suoi) ... sono molto orgoglioso della nostra "qwerty friendship" che ci permette ancora oggi di entusiasmarci a distanza per la musica degli Split Enz, dei Fratelli Finn, degli Sparks, di Frank Zappa, dei Cardiacs e ... di quanti altri ancora? ...

... ho conosciuto James quando ho organizzato una serie di concerti a MusicaContinua per l'ex-Cardiacs William D Drake ... la prima volta James venne in coppia con il fratello Richard presentandosi come backing band di Drake e allo stesso tempo proponendo un loro set come STARS IN BATTLEDRESS (curiosamente avevo da pochissimo acquistato il loro primo album prodotto da Tim Smith, mastermind proprio dei Cardiacs) e ne ero rimasto folgorato ... mai avrei pensato che William D Drake sarebbe stato accompagnato proprio da loro per il suo primo concerto a MusicaContinua ... fantastico!
In quell'occasione mi aveva colpito la versatilità di James tra tastiere, pianoforte, hurdy gurdy e voce ... non avevo mai visto qualcosa di simile e tutto condito con una squisita gentilezza ed una grandissima professionalità.

... la sua versatilità musicale mi è subito saltata all'orecchio fin dai tempi dei Tone Dogs e in tutte le numerose sue collaborazioni in tutti questi anni ... ricordo distintamente di aver pensato "mi piacerebbe collaborare con lei" quando nel 1997 ho aiutato Tullio Angelini nella compilazione di "More Spoot" un doppio cd antologico di composizioni di Amy pubblicato per More Music ... l'ho incontrata qualche anno dopo in occasione di un suo concerto con le Tiptons a MusicaContinua ed ho sempre mantenuto un contatto (anche sperando di riproporre il suo progetto o i suoi progetti sempre a MusicaContinua) ... abbastanza curiosamente poi è stato proprio Tullio a suggerirmi Amy per una collaborazione nel terzo volume non convenzionale, così ho preso coraggio ed ho chiesto (confidando anche nel fatto che anche Amy collabora da qualche tempo con Klanggalerie Records) ... la sua risposta è stata subito molto positiva tanto quanto la sua disponibilità e sono super contento si sia concretizzata anche una sua ulteriore presenza (questa volta anche con la sua straordinaria voce) in questo ultimo volume ... a lei devo assolutamente la parte finale di "Shorty's Lament", un qualcosa che non avevo previsto e che il suo genio ha saputo regalare al brano (e a me) ... in memoria di Shorty, Blacky e Peggy (ma questa è un'altra storia)
... nel 1980 la mia passione per la musica suonata stava scomparendo ma l'acquisto di un album appena pubblicato di fatto decise per me cosa avrei provato a fare negli anni a venire. L'album in questione era "Half Mute" di un'oscura band americana (che però suonava quasi europea) chiamata TUXEDOMOON (e proposta al mondo da una altrettanto oscura etichetta discografica qual'era la Ralph Records, casa madre dei RESIDENTS) ... "Give me new noise, give me new affection / Strange new toys from another world / I need to see more than just three dimensions / Stranger than fiction, faster than light" sono state parole di fuoco per la mia immaginazione che continuano a risuonare tutt'oggi ... Blaine L Reininger era il violinista, tastierista e part-time cantante della band ... quanto sopra scritto fa solo immaginare cosa rappresenti per me, ex adolescente invecchiato, averlo mio ospite in questo contesto ...

... conoscevo l'esperienza musicale del suo progetto artistico Tabor Radosti e quando è emersa la possibilità di averlo come ospite vocale in uno dei brani più "complicati" di questa raccolta (l'ennesima versione - questa volta in lingua ceca - di "Godsong") mi è sembrata una soluzione tanto coraggiosa quanto spericolata ... alla fine, quando il brano si è palesato alle mie orecchie nella versione definitiva sono rimasto profondamente colpito e intimamente soddisfatto per il "buio" che Josef Hreben ha saputo raccontare nella sua sonica dimensione che proviene da un incredibile altrove ...

... ci conosciamo da oltre quarant'anni e almeno la metà di questi anni trascorsi l'abbiamo spesa suonando insieme in vari progetti musicali ... anche in questo caso non è mai facile riuscire a trovare una collaborazione che funziona immediatamente, una sintonia sempre in grado di costruire dimensioni sonore in cui ci immergiamo completamente per la gioia del nostro fanciullo che alberga in noi ... l'entusiasmo per il "divertimento suonato" ci accomuna da sempre (anche se talvolta ha lasciato spazio ad una forma di amara frustrazione per progetti interessanti ma interrotti sul più bello) ... e credo che questa attitudine ci accompagnerà ancora nelle nostra soniche scorribande ...

... il granitico bassista delle mie prime esperienze rock con la band Patchwork (1982/1983), successivamente parte integrante anche lui del progetto Ruins, ha sempre avuto una caratteristica che me lo ha reso unico ... è uno "Zelig" musicale, capace di trovare non solo di come collocare il suo suono in ambiti e stili musicali diversissimi tra loro, ma ha un'invidiabile estro intuitivo per "immaginare l'inimmaginabile" (a lui devo lo sviluppo centrale di "Is he really bringing roses?" contenuto in questo volume) ... dopo molti anni ho avuto il privilegio di ritrovarlo tra le note ed è stata sempre una grande festa !

... ho incontrato questo artista, polistrumentista, grande visionario affabulatore e libero pensatore nella lontana stagione Ruins del 1982/1983, e negli anni ho sempre mantenuto intatto il mio rispetto per la sua creatività che ha saputo sviluppare con il suo progetto autobiografico "Inglomoreno" ... averlo coinvolto negli ultimi due progetti "non convenzionali" mi ha entusiasmato e commosso perchè sapevo della sua vena creativa e sapevo che sarebbe stata incredibilmente adatta alla mia visione dei brani a lui affidati ... la conferma che lui ha saputo darmi è andata ben oltre le mie certezze ... io definisco il suo "suonare" un travolgente esempio di "imprevedibile solidità" e sono più che certo che se solo avessimo avuto più tempo per lavorare al progetto avremmo creato una dimensione multilivello sicuramente entusiasmante (sicuramente per noi, almeno!) ...

... per me, lavorare con Claudio per questo progetto è stato come riprendere un filo creativo bruscamente interrotto un ventina di anni fa (quando ancora collaboravo con i mestrepolitani Lagunablé) ... la sua versatilità e velocità di adattamento alle atmosfere sempre cangianti dei brani che gli ho via via proposto è stata la conferma che se solo avessimo avuto più tempo all'epoca ne avremmo sicuramente "combinate delle belle" ... la sua grande disponibilità si è rivelata determinante per completare al meglio alcuni dei brani a cui tenevo particolarmente di questo specifico progetto ...

... compositore e musicista di raro talento che conosco da anni e con il quale in passato ho realizzato e pubblicato diverse registrazioni ... l'occasione di averlo ricontattato per una sua pregevole ospitata in un recente album di Jenny Sorrenti e Tullio Angelini (a cui ho collaborato con il ruolo di consulente di produzione) mi ha suggerito l'ipotesi di proporgli anche una partecipazione al quarto volume "non convenzionale" ... con mia grande gioia ha accettato ed il pianoforte di "And I Was Alone" è sicuramente tra i momenti più riusciti della nuova avventura ...

... Spike è il batterista dell'ultimo momento ... spesso però è anche il primissimo amico che contribuisce ad imbastire e suggerire le personalizzazioni ritmiche di ogni singolo brano "non convenzionale" da me pubblicato in questo e in tutti i precedenti volumi ... di lui profondamente apprezzo lo intenso "timing" preciso e - spesso - non umano, ma la sua esperienza in studio è tale da assicurare sempre il miglior risultato finale ...
... conosciuta online per la nostra comune passione per il progressive indonesiano, abbiamo scoperto di condividere anche un certa sensibilità musicale (oltre che le origini del nordest italiano) ... anche con lei il lavoro è stato sempre possibile solo in remoto (dato che risiede a Denpasar), ma l'efficacia e la solidità del suo basso elettronico (pur non essendo lei una professionista della musica) è stato spesso motivo di ordine e risoluzione ottimale di moltissimi dei brani "non convenzionali" da me realizzati ...

... la collaborazione con Mark avviene ormai solamente da remoto (dati i numerosi impegni extra musicali che lo costringono a dedicare pochissimo tempo alla sua passione per distribuire rumori e disturbi in contesti ritenuti potenzialmente "regolari") ... anche lui presente nei primi due capitoli "non convenzionali" precedenti è riuscito a partecipare a questo quarto volume regalandomi suoni ed elementi sonori sempre allo stesso tempo imprevedibili e irrinunciabili ... spero presto di produrre con lui un progetto speciale ...
... Thomas è un giovane chitarrista che sta trovando una propria peculiare via nel mondo musicale interessandosi fin da subito su indispensabili aspetti tecnici e "filosofici" della produzione sia del ruolo di vero e proprio produttore artistico che nella figura essenziale del responsabile del "sound" di un determinato gruppo o progetto ... con grande disponibilità e professionalità ha accettato di aiutarmi nella realizzazione di tre specifici brani ...
... in ordine di tempo è stata l'ultima ospite che ha dato il suo preziosissimo apporto alla stesura definitiva di tre brani che necessitavano di un tocco di grande sensibilità ... in lei ho trovato non solo un talento naturale, ma anche una serietà e un'attitudine davvero straordinaria ...
... Stefano è un grande amico di sempre e compagno di avventure insonni (ormai qualche decade fa) sono sue le fotografie (originali e "trattate") che corredano tutti i quattro volumi non-convenzionali
... è stata per me una vera emozione tornare a lavorare con lui affidandogli gli scatti ufficiali di Alieno deBootes !!!

... Alessandro è un altro caro amico fin dai tempi della sperimentazione pura multimediale dei primi anni ottanta, e la sua creatività è sempre stata di grande stimolo e crescita culturale per me ... le nostra avventure tra suoni e diapositive (pilotate rigorosamente "a mano") sono tra i ricordi più belli di quel folle periodo tutta creatività e coraggio ... a lui devo il "Logo ufficiale" di Alieno deBootes ma in questo caso specifico a lui devo ancor più riconoscenza per aver accettato di completare quello che era stato in origine il lavoro di impaginazione grafica prodotto da Ale Sordi e rimasto incompiuto per la sua prematura scomparsa ... non avrei potuto pubblicare questo quarto volume senza quello che sembra essere stato l'ultimo lavoro di Ale per cui Alessandro mi ha fatto un grande, grandissimo regalo personale con la sua disponibilità ... un qualcosa che suggella e conferma una nobiltà che già conoscevo comunque ...
... ed infine ... ultimo ma NON ultimo ...

... ... che dire? ... senza la sua enorme passione per la musica non solo non esisterebbe il progetto "unconventional Residents" ma non esisterebbero nemmeno molte preziose testimonianze creative della band sconosciuta più famosa al mondo ... e non esisterebbe nemmeno uno sterminato e straordinario catalogo di musiche preziose e visionarie a disposizione delle orecchie più curiose ed interessate a dimensioni parallele e proiettate in un "dove" spesso tutto ancora da definire ... a lui il compito di recitare il breve testo del brano conclusivo con il mio adattamento personalizzato per Ale ...
UNCONVENTIONAL RESIDENTS Vol IV
Phantom
Act of being polite
Guylum Bardot / Breath and length
Diskomo
Birds in the trees
Fingetips
Godsong
The observer
Infant tango
Is he really bringing roses?
Boy in love
All tha freaks
And I was alone
Shorty's lament
Seasoned greetings (for Ale)
https://www.klanggalerie.com/gg509